LUOGO: SERRAMONACESCA (PE) – CHIESA DI SANTA MARIA ASSUNTA / Un fiore della vita, un’iscrizione in latino e un occhio onniveggente. Questi sono gli ingredienti protagonisti nella chiesa di Santa Maria Assunta a Serramonacesca.
TERRIBILIS EST LOCUS ISTE E IL QUADRO CON L’OGGETTO MISTERIOSO
ARTICOLO E FOTOGRAFIE / Fabio Ponzo
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CATEGORIE
Provincia di Pescara
Animali / leone
Dipinti misteriosi
Fiore della vita
Massoneria / occhio onniveggente
I capitoli di questa scheda sono:
• La chiesa di Santa Maria Assunta
• Il fiore della vita
• Terribilis est locus iste
• L’occhio onniveggente
• L’oggetto misterioso nel dipinto della donna dell’Apocalisse
La chiesa di Santa Maria Assunta
Un fiore della vita, un’iscrizione in latino e un occhio onniveggente. Questi sono gli ingredienti protagonisti nella chiesa di Santa Maria Assunta a Serramonacesca.
Sicuramente non sono molti i messaggi esoterici che questa chiesa dona al ricercatore, ma di sicuro hanno una grande valenza storica.
Ci troviamo a Serramonacesca, un piccolo borgo che sorge alle pendici della Majella e a 280m sul livello del mare; la “serra dei monaci”, questo è l’origine etimologica del suo nome, fa da sfondo ad una delle più belle chiese medievali abruzzesi; l’abbazia di San Liberatore, con la quale ci siamo già occupati in un precedente articolo. Ma questo borgo conserva un’altra perla medievale, che trova il suo posto nel centro del paese; la chiesa di Santa Maria Assunta.
Situata tra costruzione moderne, non si può certo evitare la sua maestosità, la sua imponenza, quasi a voler dire “sono qui!”. Una facciata spoglia, senza nessuna particolarità architettonica evidente; il portone centrale è quello principale (con una cornice completamente priva di decori, forse conseguenza di un recente restauro), ai lati altri due portoni secondari più piccoli (questi invece decorati con dei motivi floreali in rilievo, che testimoniano l’originalità dell’operato).
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Il fiore della vita
Sulla facciata, apparentemente priva di simboli o incisioni degni di nota, nella parte bassa della struttura, alla destra del portone centrale si può scorgere un piccolo “fiore della vita”, pronto ad attirare lo sguardo attento del ricercatore. Un simbolo di cui ci siamo già occupati in molti altri articoli, un simbolo con un forte richiamo storico: “il creato e il suo completamento”.
Un leone in pietra, dai contorni non molto chiari, accoglie il visitatore con la sua presenza nobile e forte; si trova spesso la figura di questo nobile animale all’entrata delle chiese, un simbolo, questo, molto più antico del Cristianesimo. La presenza dei leoni dava un senso di protezione ma anche una certa inquietudine al pellegrino che li oltrepassava, sapevano leggere nell’anima delle persone, decidendo se queste erano degne di entrare in un luogo sacro o no.
I leoni riportano alla memoria le figure delle sfingi, presenti come guardiani a proteggere le tombe dei faraoni; purtroppo la chiesa di Santa Maria Assunta ne conserva uno solo, l’altro esemplare evidentemente è andato perduto; vuoi per lo scorrere del tempo, vuoi per atti di vandalismo. Peccato! È il caso di dire.
L’interno presenta una struttura barocca, differente dall’esterno. Il soffitto è decorato da angeli bianchi e dorati che reggono tra le mani delle fasce e dei cartigli con all’interno iscrizioni in latino rivolte alla vergine Maria Assunta in cielo.
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Terribilis est locus iste
L’unica iscrizione non presentata da un angelo e non inserita in una coccarda è una delle iscrizioni bibliche più suggestive: “TERRIBILIS EST LOCUS ISTE”, la cui traduzione corretta è “QUESTO LUOGO INCUTE RISPETTO”. Questa frase ha creato molte ipotesi circa le sue origine esoteriche/arcane. La parola “TERRIBILIS” è stata tradotta in italiano, con il passare del tempo, in un modo scorretto; ossia “TERRIBILE”.
Tale scritta è presente in preghiere e canti liturgici e in molte chiese sparse in tutto il globo, la più famosa è la conosciutissima chiesa di Rennes-le-Chateau in Francia, posizionata sulla volta della porta d’ingresso alla chiesa. Questa frase è tratta dall’Antico Testamento (Genesi, 28; 17), dove si racconta come Giacobbe, una volta fermatosi a riposare nella città di Beth-El (in ebraico “Dimora di Dio”), sognò una scala che dalla terra saliva verso il cielo.
Al risveglio, Giacobbe, in quello stesso luogo eresse una stele che la consacrò con queste parole: “TERRIBILIS EST LOCUS ISTE! HAEC DOMUS DEI EST ET PORTA COELI” (“Questo luogo incute rispetto! Questa è la casa di Dio e la porta del cielo”).
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L’occhio onniveggente
Santa Maria Assunta contiene un ultimo, ma non per questo di minor importanza, simbolo esoterico, l’occhio all’interno di un triangolo, “l’occhio onniveggente” o “occhio di Dio”.
Un simbolo che richiama la Massoneria, presente, come ormai ben sappiamo, sulle banconote da un dollaro americane. Sono state formulate molte interpretazioni a riguardo, tra cui l’occhio di Lucifero, l’occhio dell’angelo caduto dal cielo, dal quale secondo una leggenda, fu impresso il Santo Graal.
Secondo i parametri cristiani esso altro non è che “l’occhio Divino”, che tutto vede, pronto a soccorrere i più bisognosi. Anche un simbolo di origine egizia, con l’occhio inserito in una piramide tronca.
Serramonacesca è un borgo medievale di grande fascino artistico e leggendario, sarà forse la quiete e la magia del posto a farci ricordare che in fondo nelle leggende c’è sempre un pizzico di verità.
In questo dipinto ci sono tre fanciulli all’interno di una botte e S. Nicola Vescovo regge un libro con tre sfere d’orate sopra di esso. Queste raffigurazioni rappresentano, in chiave simbolica, due scene legate alla vita del Santo.
I tre fanciulli nella botte sono li ad indicare la loro resurrezione da parte di S. Nicola, dopo che un oste li aveva fatti a pezzi e messi in salamoia. Le tre sfere simboleggiano invece le tre monete d’oro che il Santo donò a tre brave fanciulle, evitandogli così la strada della prostituzione voluta dal cattivo padre, al fine di rimediare alle sue difficoltà economiche.
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L’oggetto misterioso nel dipinto della donna dell’Apocalisse
In uno dei quadri conservati all’interno della chiesa cattura l’attenzione il quadro raffiguarante la donna dell’Apocalisse che, vestita di sole, porta 12 stelle in capo e la luna sotto i piedi. A sinistra del dipinto scorgiamo il sole, luminoso e presente. A destra sopra un palazzo una stella e sopra ancora quella che dovrebbe essere la luna che però ci appare come un oggetto ben distinto, sembrerebbe di metallo, dalla struttura circolare e con 3 luci al centro. Cosa può mai essere?
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INFO UTILI
A25 Roma-Pescara, uscita Alanno-Scafa, quindi SS5 direzione Pescara/Chieti, quindi a sinistra per Manoppello. Da qui indicazioni per Serramonacesca. Quindi, indicazioni per “San Liberatore” (circa 2 km da Serramonacesca).