TOSCANA / VAGLI SOTTO (LU) / Là dove oggi sorge il Lago di Vagli, un lago artificiale creato da una profonda diga, esisteva un paese dal nome di Fabbriche di Careggine ormai scomparso perché sommerso dalle acque del bacino
IL PAESE SOMMERSO
ARTICOLO E FOTOGRAFIE / articolo e fotografie di Isabella Dalla Vecchia – info@luoghimisteriosi.it
foto del paese sommerso misteromania
Luoghi Misteriosi torna alla trasmissione Mistero di Italia 1 Daniele Bossari introduce il servizio delle miniere della Garfagnana, parlando del paese sommerso del Lago di Vagli presentando il materiale foto e video tratto da questo nostro articolo e da noi stessi suggerito alla redazione del programma, con cui collaboriamo.
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Provincia di Lucca
Calendario / agosto
fantasmi / città fantasma / spettri femminili
Italia sommersa
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Là dove oggi sorge il Lago di Vagli, un lago artificiale creato da una profonda diga, esisteva un paese dal nome di Fabbriche di Careggine ormai scomparso perchè sommerso dalle acque del bacino. Il paese era stato costrutito nel XIII secolo, sulle rive del fiume Edron. Dal 1946 gli abitanti furono trasferiti in un nuovo paese, Vagli Sotto, oggi sito sul promontorio del lago.
Viene così dato il via alla costruzione della diga e alla creazione del lago, sfruttato per usi idroelettrici e come riserva d’acqua per tutta la zona, soprattutto per prevenire gli incendi che potrebbero colpire le zone circostanti molto boschive.
Il lago viene svuotato ogni 10 anni per la manutenzione della diga, ed è solo in questa occasione che il paese riaffiora agli occhi delle persone, durante il resto degli anni, le case sono completamente immerse nell’acqua. L’aspetto del paese, denominato il paese fantasma, è molto suggestivo, frutto di un luogo che, rimasto sommerso per ben 10 anni, non può che riemergere con un’immagine eterea, irreale, deserta e abbandonata.
Nel paese vi sono le rovine dell’antica chiesa romanica di S. Teodoro.
Sullo sfondo accanto al ponte “Vagli Sotto”
Fino ad ora il lago è stato svuotato progressivamente nel 1958, nel 1974, nel 1983, nel 1994 e infine nel 2004.
Davanti alla diga sorgeva l’antico paese sommerso
Questa è l’unica rovina visibile quando il bacino è pieno d’acqua
nei dintorni un piccolo cimitero immerso nel bosco
IL FANTASMA DI TEODORA
Nel 1946, subito dopo la Seconda Guerra Mondiale, l’Italia era impoverita e devastata dalla guerra e, cambiare paese, per molte persone rappresentava un’opportunità per iniziare una nuova vita, considerando che non possedevano praticamente nulla. Dev’essere stato comunque straziante vedere la propria abitazione mentre veniva sommersa insieme a vicoli, fienili, piazze e alla chiesa, fino al campanile, l’ultimo testimone a essere coperto dalle acque. Di questo edificio, il cui suono delle campane comunicava, come un alfabeto morse, eventi come la presenza di dispersi, incendi o altre emergenze, rimane solo il ricordo. Possibile che tutti gli abitanti fossero d’accordo? Non proprio, poiché pare che un individuo scelse di rimanere, mettendo a rischio la sua vita.
Ogni paese ha una varietà di abitanti, il prete, il ricco, l’istruito, il buongustaio, il personaggio eccentrico, il matto del villaggio e il solitario. E strana, pazza, cupa, era Teodora che per la sua indole solitaria veniva considerata una strega (nel Novecento per fortuna l’Inquisizione non esisteva più). Era sposata con un uomo amico di tutti, il socievole Anselmo a cui si voleva bene. L’uomo usciva tutte le sere sia per la compagnia, sia per il lavoro, ma in una sfortunata notte del 13 dicembre, mentre cercava legna, scivolò da un pendio, rimanendo intrappolato sotto una pila di tronchi con una gamba rotta. Teodora non vedendolo tornare non si allarmò, anzi, per la prima volta sentì come un senso di libertà per poter occuparsi delle sue faccende senza essere rimproverata. Quasi come se il destino le avesse regalato una notte tutta per sé, senza troppi pensieri non avvisò il campanaro del ritardo del marito. Purtroppo la mattina dopo quando si rese conto della sua prolungata assenza, diede l’allarme, mentendo e dicendo che era partito la mattina presto. Le campane subito suonarono «a disperso», avviando le ricerche ma, dopo averlo trovato già deceduto e in uno stato in cui non poteva essere morto da poco, sospettarono una complicità della moglie con l’incidente. La comunità dubitò di lei e la donna iniziò a vivere isolata, nascondendosi nella cantina per sfuggire agli sguardi dei compaesani. Era il 1946, stavano iniziando i lavori per chiudere la valle e la gente si preparava al trasloco. Qualcuno decise di informare anche Teodora, anche se ormai non si mostrava da tempo. Tuttavia, lei non voleva vedere né sentire nessuno e quando le acque iniziarono a sommergere il paese, nessuno la vide più, forse rimasta intrappolata e annegata nella sua stessa cantina.
Dopo dieci anni, durante il primo svuotamento del lago per la manutenzione della diga, gli abitanti cercarono il corpo di Teodora senza successo, alimentando le speranze che fosse riuscita a sfuggire. Tuttavia, alcuni giurano di averla vista in forma di fantasma fluttuare sopra l’acqua e di sentire, ogni 13 dicembre, il suono delle campane «a disperso» emergere dal fondo del lago, come una condanna eterna per il fantasma di Teodora per non averle suonate al momento giusto.
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Le seguenti fotografie della città sommersa sono su gentile concessione di Misteromania:
Di seguito le foto delle rovine dell’antica chiesa romanica di S. Teodoro: