TOSCANA / PISTOIA – PALAZZO DEL COMUNE E CHIESA DI SANT’ANDREA / A Pistoia abbiamo presenza di strane teste, tutte di Filippo Tedici, di cui una nera perché come vendetta all’infame traditore, ogni cittadino avrebbe spento sulla sua faccia la torcia prima di entrare in chiesa. 

LE MISTERIOSE “TESTE” DI PISTOIA


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

FOTOGRAFIE / Mirko Urso e Gianluca Cinquilli – mirkovic7@virgilio.it

 

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CATEGORIE

Città di Pistoia
 oggetti / statue misteriose
Personaggi / traditori


I capitoli di questa scheda sono:
Testa, mazza e chiavi del Palazzo del Comune
Filippo Tedici, il peggior traditore di Pistoia
La scura testa della Chiesa di S.Andrea

Testa, mazza e chiavi del Palazzo del Comune
Sulla facciata, a sinistra del balcone centrale, emerge una curiosa testa sormontata da un braccio con in mano una mazza e con attorno al braccio un mazzo di chiavi.

La leggenda vuole sia il volto del re Musetto di Maiorca, ucciso dal capitano Grandonio dei Grisilieri, pistoiese ma capitano della flotta di Pisa che conquistò le Baleari all’inizio del XII secolo. La mazza sarebbe la stessa utilizzata per l’assassinio.

Filippo Tedici, il peggior traditore di Pistoia
Più verosimilmente questa e altre teste su diversi muri sarebbero il volto del più nefasto traditore con cui Pistoia abbia mai avuto a che fare, Filippo Tedici. Fu nipote di Oramnno Tedici, signore della città nel 1323, intensamente voluto dal popolo. Una figura tanto positiva mai avrebbe immaginato di generare un nipote così spregevole. Filippo nel 1325, spodestò lo zio, aprì di nascosto le porte della città al conquistatore Castruccio Castracani, in cambio della nomina a Capitano del Popolo, della figlia di Castruccio e di molto denaro!

Dopo la morte di Castruccio Castracani, il Tedici fu esiliato da Pistoia, ma tentò di organizzare una sommossa popolare pistoiese contro i guelfi che governavano la città. Dovette fuggire nuovamente ma, presso il fiume Popiglio, fu riconosciuto ucciso e decapitato.


Il Ponte delle Campanelle a Lolle (PT)

Fu, secondo la leggenda, proprio nei pressi del ponte di Campanelle a Lolle che venne ucciso, assalito dagli abitanti del luogo, fedeli a Pistoia e con gran sete di vendetta per tutto quello che gli aveva fatto subire.

La sua testa fu condotta in città e il suo volto copiato e scolpito in varie teste posizionate nei luoghi dove oggi le ritroviamo a monito di altri successivi tradimenti.

Per quanto riguarda il mazzo di chiavi invece fu aggiunto nel 1399 a memoria della liberazione di alcuni prigionieri per intercessione del vescovo di Pistoia, il Beato Andrea Franchi.

La nera testa della Chiesa di S.Andrea
Anche qui c’è una testa sempre di Filippo Tedici, nera perché come vendetta all’infame traditore, ogni cittadino avrebbe spento sulla sua faccia la torcia prima di entrare in chiesa.

Palazzo e chiesa sarebbero collegati da un passaggio, un ponte sospeso.