LIGURIA / APRICALE (IM) / Il nome Apricale deriva dal latino “Apricus” ovvero “esposto al sole”, non per nulla il castello di Apricale si chiama Castello della Lucertola, forse perché è proprio questo rettile che più ispira l’esposizione al sole.
UNA PERFETTA BIOARCHITETTURA NEL X SECOLO
ARTICOLO E FOTOGRAFIE / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
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CATEGORIE
Provincia di Imperia
Geometria sacra
Lucertole Salamandre
Luce
Luoghi legati al Sole
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Il nome Apricale deriva dal latino “Apricus” ovvero “esposto al sole”, Apricale si erge infatti a spirale sopra un’altura in direzione del sole. E’ l’ennesimo borgo costruito in relazione alla nostra lucente stella, la stessa Bajardo è stata anticamente edificata sul monte sacro ai druidi e al dio del Sole. Non per nulla il castello di Apricale si chiama Castello della Lucertola, forse perché è proprio questo rettile che più ispira l’esposizione al sole…
Questo borgo è stato sempre celebrato dagli artisti proprio per il viluppo con i raggi solari che si avverte nella piazza principale. La sua struttura è per l’appunto a spirale, le scalinate ripide si ergono a gironi concentrici. La diramazione circolare delle case non è casuale, l’architettura urbanistica è stata studiata per costruire un intero borgo non dal punto di vista funzionale abitativo, ma da un punto di vista nuovo, biologico, in totale rapporto e imitazione con la natura stessa. Un esempio antico di bioarchitettura davvero insolito.
Ha origini fin dalla preistoria come viene testimoniato dai tumuli sepolcrali dell’età del bronzo scoperti al Pian del Re, così chiamato perchè il tumulo più importante era composto da 10.000 pietre destinate alla sepoltura di un principe guerriero.
Divenne borgo dei conti di Ventimiglia nel X secolo passando il secolo successivo ai Doria di Dolceacqua e subì in seguito come tutto il circondario, l’invasione francese.
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