Chiesa di San Martino – Casargo (LC) / All’interno è presente un curioso scrigno per la raccolta delle offerte, con il simbolo tipico, un teschio con due ossa incrociate, che riguarda il passaggio delle anime nell’aldilà e lo stazionamento nel Purgatorio. 

LE PREGHIERE PER LE ANIME DEL PURGATORIO


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
/ Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

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CATEGORIE

Provincia di Lecco
Purgatorio

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La chiesa di San Martino è la parrocchiale di Casargo (LC), arcidiocesi di Milano e fa parte del decanato di Primaluna. Arrivarci in macchina è impossibile, occorre parcheggiare al cimitero e percorrere una stradina nel bosco.

La chiesa già esisteva nel 1266 in quanto menzionata nel Liber Notitiae Sanctorum Mediolani redatto da Goffredo da Bussero, forse edificata in epoca ancora più antica come chiesa castrense e ritrasformata in epoca romanica. Fu la prima della Valsassina ad essere eletta parrocchia autonoma. Il 29 ottobre 1566 venne in visita l’arcivescovo Carlo Borromeo che restò impietosito dallo stato di degrado in cui si trovava la chiesa e ordinò un intervento di miglioramento strutturale. Qui mancava addirittura il battistero, sostituito da un sedelino in ottone. Il 18 agosto 1582 Carlo Borromeo benedisse le nuove campane, avvenimento ricordato da una lapide posta sulla facciata delle chiesa nel 1637, dopo la conclusione di alcuni lavori iniziati nel 1625.

 

Preghiere per le anime del Purgatorio

All’interno è presente un curioso scrigno per la raccolta delle offerte, con il simbolo tipico, un teschio con due ossa incrociate, che riguarda il passaggio delle anime nell’aldilà e lo stazionamento nel Purgatorio. Il parroco di questa chiesa, infatti, ha recuperato alcune antiche preghiere riguardanti il suffragio delle anime incastrate tra il Paradiso e l’Inferno. Si credeva che coloro che non fossero stati così cattivi da meritare l’inferno ma neppure così buoni da accedere al Paradiso, restassero in un’area di “sosta” in cui potessero venire purificate (solitamente con il fuoco) per poter andare in modo corretto nel desiderato Giardino dell’Eden. Inutile dire che chi non riusciva a togliere i peccati, sarebbe rimasto quasi in eterno in quel luogo o, peggio, avrebbe rischiato di essere risucchiato negli Inferi. Le preghiere e le offert dei vivi erano molto importanti, perché dimostravano le opere buone dell’anima e il fatto che fosse ben voluta e avrebbero velocizzato la purificazione.

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