DUOMO DI CREMONA / Un affresco del duomo di Cremona mostra un santo mentre dialoga con una sfera plasmoide del tutto simile a quelle apparse nel cielo negli ultimi mesi in diverse parti del mondo. Queste sfere erano già conosciute nel passato?
I PLASMOIDI ESISTEVANO ANCHE NEL MEDIOEVO? UN AFFRESCO NEL DUOMO DI CREMONA LO SEMBRA CONFERMARE
____________________________________________________
Sergio Succu e Isabella Dalla Vecchia, fondatori di luoghimisteriosi.it durante una visita al duomo di Cremona, hanno individuato un affresco di un santo (data la presenza dell’aureola) che sembra rivolgersi a una sfera fluttuante.
L’affresco non è facilmente visibile ed è semi nascosto da una cancellata.
Il santo appare con volto sorridente e amichevole e pare quasi dialogare con la sfera che guarda intensamente, accompagnandola con la mano destra. La sfera, o il plasmoide, non è un oggetto tenuto in mano in quanto fluttua chiaramente sopra il suo dito indice. Inoltre, non può essere una decorazione o una parte rovinata dell’affresco, in quanto il santo alza la mano verso la sfera e sembra rivolgersi ad essa.
L’immagine ricorda l’esperienza mistica della senese Anna Maria Giannetti Taigi che era solita dialogare con una grossa sfera di luce che chiamava amichevolmente “il suo sole”, una sfera luminosa plasmoide sempre in fronte a lei con cui dialogava sempre. La Taigi, inoltre, scrive di aver visto al suo interno un essere seduto su un trono (forse alieno?) con la testa rivolta al cielo e due raggi luminosi uscenti da esso. La Taigi racconta che sovente veniva “presa e portata via”.
Conosciamo la storia di Anna Maria Giannetti Taigi perché raccontata in alcuni testi da lei redatti, mentre non è conosciuta la storia di questo santo cremonese. Forse avrebbe avuto un’esperienza simile con una uguale sfera plasmoide? Questo affresco, un’antica fotografia del passato, vuole forse dimostrare che le sfere plasmoidi apparse a oggi in America e in diverse parti del mondo, esistevano anche nel passato?