BIASSA (SP) – LA ROCCA DI CODERONE / Chiamato anche “flusso di purificazione” ha potuto coinvolgere anche altri visitatori che, trovandosi dinnanzi a questo punto preciso, hanno avvertito qualcosa di anomalo e difficile da spiegare.

ENERGIE TELLURICHE E IL “FLUSSO DI PURIFICAZIONE”


ARTICOLO
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

FOTOGRAFIE / fotografie di Alessio Boni – fb.com/bonialessio

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CATEGORIE

Provincia di La Spezia
Luoghi di forza
Italia abbandonata
Purificazione

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I capitoli di questa scheda sono:
La misteriosa Rocca abbandonata
Le energie telluriche e il “Flusso di purificazione”

La misteriosa Rocca abbandonata

Il nome della Rocca di Coderone deriva da “codem”, ovvero sperone di roccia, nulla di più vero… si trova infatti in un luogo impervio raggiungibile dall’abitato di Biassa in provincia di La Spezia. Il Castello è posizionato su uno sperone di roccia ed è circondato dalla vegetazione che ormai lo ha inglobato totalmente, ormai abbandonato è in completo stato di degrado, un vero peccato se si pensa che, secondo alcuni studiosi, questo è luogo di passaggio di forti energie telluriche. Attorno alla roccia dove è ubicato l’edificio scorrono due torrenti, il Fosso Canevella e Fosso di Sarron, chiamati con il dialetto del luogo canao de’ foestri (canale dei forestieri) e canao do diao (canale del diavolo), quasi come a suggerire quale lato seguire…
Fu contruita attorno alla metà del XIII secolo con esclusiva finalità difensiva e strategica, ma diverse relazioni  e studi sul posto hanno invece rilevato che la sua vera natura e funzione fosse qualcosa di molto diverso rispetto all’utilizzo bellico a monitoraggio della costa.

Sotto la fortezza viveva un piccolo borgo con la sua personale chiesa dedicata a Santa Maria Maddalena, di cui purtroppo restano solo pochi resti. Coderone divenne residenza signorile tra il XV e il XVI secolo, ma dopo essere appartenuta alla famiglia dei Biassa cadde in un tale declino da essere persino adibito a cimitero.

Le energie telluriche e il “Flusso di purificazione”

Alcuni ricercatori, seguendo le leggende e le tradizioni del luogo, hanno effettuato
diversi esami sul posto, rilevando una forte e costante componente energetica all’interno e attorno alla rocca, senza che vi siano variazioni in base alle stagioni o alle temperature, a dimostrazione della presenza di un raro e particolare flusso continuativo.

Secondo il Prof. Calzolari e il Dott. Di Benedetto (http://ontanomagico.altervista.org/templari-5terre.htm) nei pressi del castello, in un tratto di strada in discesa, è presente una roccia in parte scavata dall’uomo, dal tratto simile ad una scala, con alla sommità una zona piana sulla quale è posizionata una pietra lunga in direzione della Costa Paradiso (Sella di Carpena), forse un rudimentale strumento per controllare il moto delle costellazioni.

Ma il cuore energetico dell’edificio si troverebbe sul muro esterno della Rocca, nel punto dove è presente un misterioso foro, in prossimità del quale sono stati rilevati flussi di energia da alcuni esperimenti realizzati dai Prof. Calzolari, Dott. Di Benedetto con il supporto dell’Ing. Berti, studioso di radiogeoestesia. “Da questo buco esce una energia che ha la funzione di aumentare la capacità decisionale, e trasmettere messaggi chiari, ufficiali, indiscutibili.” hanno dichiarato.

Chiamato anche “flusso di purificazione” ha potuto coinvolgere anche altri visitatori che, trovandosi dinnanzi a questo punto preciso, hanno avvertito qualcosa di anomalo e difficile da spiegare. E’ stato avvertito che nel “buco” la mano si spostasse da sola, inoltre persone particolarmente sensibili hanno dichiarato di sussultare e avvertire forti giramenti nei pressi del masso in prossimità della discesa.

Non abbiamo tra le mani risultati scientifici che possano rendere ufficiale l’energia di questo luogo alquanto misterioso, certo è che, nonostante sia in rovina e abbandonato nelle braccia di Madre Natura, continua ad attirare da sempre studiosi o semplici appassionati che spesso affermano di avvertire un’energia particolare. Questo articolo non può trasmettere quella sensazione, occorre recarvisi personalmente, senza mai dimenticarsi però dell’energia naturale che un ambiente simile, portatore di tanto trascorso archeologico può comunque trasmettere.

Fonti bibliografie e info

http://ontanomagico.altervista.org/templari-5terre.htm
http://www.terredilunigiana.com/golfodeipoeti/castellocoderone.php