LUOGO: Torino, Museo Egizio / Il Libro dei Morti è una sorta di manuale da portarsi appresso nel lungo e difficile cammino nell’aldilà fino a giungere al cospetto di Osiride dopo aver affrontato una serie di ulteriori difficili prove…

IL MUSEO EGIZIO


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

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Religioni (Egitto)
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Il museo egizio di Torino è considerato il secondo museo egizio più grande e fornito di reperti del mondo, dopo ovviamente quello del Cairo. Il fatto che si trovi proprio a Torino, città da sempre considerata “oscura” per vari motivi, sembra non essere casuale, dato che il culto egizio è sempre stato visto come occulto, visto che per la maggior parte riguarda l’aldilà, spesso popolato da figure mostruose che il defunto deve affrontare prima di arrivare al paradiso di Osiride. All’interno è possibile trovare molte statue, papiri, rilievi provenienti dall’Egitto, ma merita in particolar modo attenzione il Libro dei Morti al quale è dedicata un’intera parete. Ve ne sono di diverso tipo, riconoscibili per l’enorme quantità di scritte affiancate da situazioni che, come un fumetto, raccontano una vicenda e soprattutto per via dell’ultima scena che tutti accomuna: il giudizio universale dei Morti di Osiride.

Il Libro dei Morti veniva sempre sepolto insieme al defunto, così da averlo con se, oppure veniva direttamente disegnato all’interno del sarcofago. Una cosa è certa, mai un’anima avrebbe vagato nell’aldilà senza questo importantissimo aiuto!

Il Libro dei Morti è una raccolta di testi funerari di varia natura, che si diffondono a partire dal Nuovo Regno e che gli Egizi chiamavano: “Formule per uscire nel giorno”. I diversi capitoli sono introdotti da un titolo e spesso vengono accompagnati da scene. Fondamentalmente il Libro dei Morti è una sorta di manuale da portarsi appresso nel lungo e difficile cammino nell’aldilà fino a giungere al cospetto di Osiride. Infatti, dopo morti, non si giungeva subito al Paradiso o all’Inferno, ma bisognava affrontare una serie di ulteriori prove che, senza questo libro in aiuto, era quasi impossibile superare. Infatti quasi tutti i sarcofagi vennero internamente dipinti con il Libro dei Morti, o, in alternativa, il papiro veniva posizionato accanto alla mummia del defunto. Lo scopo del testo è per l’appunto, il conseguimento di spirito eletto al quale si giunge attraverso un percorso disseminato di pericoli e insidie, che si possono superare solo conoscendo e recitando le formule magiche appropriate.

Al termine del viaggio si giunge alla prova finale, il giudizio davanti al tribunale di Osiride che rappresenta il momento cruciale per conseguire la piena sopravvivenza ed essere accolto in Paradiso, tra gli dèi. Il defunto viene accompagnato per mano da Anubi di fronte a 42 dei che gli chiedono di confessare 42 peccati terreni. Dopo che il defunto confessa di essere totalmente innocente e di non averne mai compiuto neppure uno, il dio con la testa di sciacallo, posiziona il suo cuore sulla bilancia insieme alla piuma di Maat (la verità). Toth, che ha come testa un ibis, dio della scrittura e della conoscenza, segna su di un papiro il risultato (che guarda caso viene rappresentato sempre positivo! Si tendeva così a portar fortuna…), se il cuore è più leggero della piuma, allora l’anima è pura e Horus, con la testa di falco lo condurrà per mano di fronte a Osiride che, accompagnato dalle mogli e sorelle Iside e Nephtis, lo accoglierà nei cielo. Se invece il cuore pesa più della piuma, allora sarà divorato dal mostro Ammut.

Il tema della “pesatura delle anime” viene ripresa a volte anche dall’iconografia cristiana e viene chiamata “PSICOSTASI”. Al posto di Osiride, Iside e tutti gli altri dei abbiamo la seguente raffigurazione: sulla bilancia si trovano due anime, sottoposte a giudizio al momento del trapasso. Il Bene (rappresentato dall’Arcangelo Michele con la spada sguainata) e il Male (rappresentato dal demonio alato) sorreggono la bilancia e si contendono le anime.

Esempi di psicostasi cristiana:

Di seguito riporto minuziosamente tutto il Libro dei Morti conservato a Torino, per poter osservare ogni singola vicenda che porta l’anima al giudizio di Osiride. La lettura è da destra a sinistra perchè anticamente si iniziava laddove erano rivolti tutti i personaggi del papiro. E in questo caso sono rivolti verso destra.

Di seguito un altro Libro dei Morti:

Un altro Giudizio Universale:

Di seguito un altro Libro dei Morti: