TOSCANA / PISTOIA /Pistoia ha la sua personale “città sotterranea” comprendente una serie di ipogei che si estendono su ben 1200 metri.
I SOTTERRANEI DI PISTOIA
ARTICOLO E FOTOGRAFIE / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu
FOTOGRAFIE / Mirko Urso e Gianluca Cinquilli – mirkovic7@virgilio.it
Bibliografia/fonti
Museo Pistoia sotterranea (Facebook)
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INFO UTILI
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Città di Pistoia
Italia sotterranea
Pistoia ha la sua personale “città sotterranea” comprendente una serie di ipogei che si estendono su ben 1200 metri.
Dall’Ospedale del Ceppo si ha l’accesso ad una galleria con pareti in mattoni e copertura con volta a botte che copre la zona che anticamente era percorsa dal torrente Brana, chiamato successivamente Gora di Scornio, deviato artificialmente nel medioevo per bonificare ed urbanizzare la zona est della città e poi coperto per costruirvi sopra proprio l’Ospedale e precisamente il loggiato quattrocentesco con il fregio robbiano rappresentante le sette carità.
Il fiume seguiva il corso lungo un fossato adiacente la prima e la seconda cerchia di mura e poi, in occasione dell’ampliamento della città con la costruzione della terza cerchia, venne coperto diventando “gora” ed utilizzato come servizio idrico (chiamato in questa occasione Gora di Scornio).
Sono stati bonificati ed aperti al pubblico 650 metri recuperati grazie al lavoro dell’architetto Gianluca Iori. Un altro esempio di città sotterranea, luoghi oscuri di cui l’Italia è piena e di cui se ne stanno riportando “alla luce” sempre di nuovi, con i loro piccoli tesori e segreti.
Il “labo B” delle nostre metropoli, la metà oscura, tranquilla, contrapposta al traffico e alla luce elettrica delle nostre moderne città.
Un rifugio per gli abitanti di un tempo, un “rifugio” ancora oggi, perché un luogo di pace dove fuggire dal caos della città stessa.