TOSCANA / PISTOIA / A Pistoia abbiamo presenza dell’ordine per via della chiesa del Tau e probabilmente qualcuno è a conoscenza di qualcosa che si è svolto proprio ai Bastioni Tyron.

LE TRE CERCHIE DI MURA E IL MISTERO DEI BASTIONI TYRON


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

FOTOGRAFIE / Mirko Urso e Gianluca Cinquilli – mirkovic7@virgilio.it

 

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Città di Pistoia
Italia sotterranea
Templari


Pistoia nel passato ha avuto ben tre cerchie di mura per via della crescita della città, esattamente come accade per un albero, il cui fusto ogni anno aumenta di un anello.
La prima cerchia, quella più interna e antica, fu realizzata nel II secolo a.C. dai romani dopo aver scelto questo luogo per fondare una città e ovviamente difenderla, soprattutto dai Liguri con cui erano in conflitto. Quando Pistoia venne conquistata dai Longobardi, le mura furono distrutte e successivamente ricostruite da re Desiderio (l’ultimo re longobardo) formando la prima cerchia ufficiale di mura che comprendeva la porta Caldatica o Gaialdatica (attuale Piazza San Leone), la porta San Pietro (Via della Torre) e la Porta Sant’Andrea (Via de Rossi).


Bastione Tyron

Successivamente nel 1100 Pistoia riuscì a costituirsi libero comune e i consoli furono eletti dai cittadini, che ufficializzarono l’evento in un documento. La soddisfazione ancora più grande fu quella di ridisegnare lo stemma sostituendo l’aquila romana con uno scudo a scacchi d’argento e rosso, che rimase fino ad oggi. Da un lato si respirava libertà per le strade, ma dall’altro si viveva in un eterno pericolo, non avendo infatti un potente protettore, si rimaneva deboli, come un bimbo per la strada senza famiglia e ci si aspettava da un momento all’altro un attacco di qualche esercito pronto alla facile conquista. Questo era il motivo per cui si stava sempre all’erta e con un sensibile allarme.


Bastione Tyron

Fu questa paura che spinse i cittadini a costruire la seconda cerchia di mura con 60 torri e grandi fossati. Esisteva un coprifuoco molto preciso, ad una certa ora le quattro porte venivano chiuse e chi restava fuori era obbligato a accamparsi oppure a tirar sassi contro le porte per farsi aprire. Un gesto che rimase in un proverbio molto celebre a Pistoia che recita “essere alla porta coi sassi”. Successivamente tra il 1400 e il 1500 venne aggiunta la terza cerchia di mura e quattro bastioni a difesa della quattro porte: la fortezza Santa Barbara a difesa di Porta Fiorentina o Porta Carratica; il Bastione della Sandraccia a difesa di Porta San Marco; il Bastione Tyron a difesa di Porta al Borgo e il Bastione Ambrogi a difesa di Porta Lucchese.


Bastione Tyron

Recentemente il bastione Tyron è stato nel mirino di strani culti esoterici avendo trovato scritte e simboli sui muri oltre che un tabernacolo. Il luogo è abbandonato, nascosto e avvolto dalla vegetazione. Nel tabernacolo sarebbe stato ritrovato un foglio con alcuni riferimenti ai cavalieri Templari. Inoltre c’era una grande T (TAU) con in basso i numeri 33, 66, 77 e la parola “enigma” oltre che la frase “per destino si incontrarono, per destino si unirono e insieme per destino combatterono”. Sicuramente non una messa satanica in quanto non sono stati trovati simboli riferiti a demoni, ma solo un richiamo ai templari. A Pistoia abbiamo presenza dell’ordine per via della chiesa del Tau e probabilmente qualcuno è a conoscenza di qualcosa che si è svolto proprio ai Bastioni Tyron.


Gianluca Cinquilli


Mirko Urso