TOSCANA / POPIGLIO (PT) – CHIESA DI SANA MARIA ASSUNTA / Non si sa chi sia e perché sia stato rappresentato sopra un’entrata laterale e questo fatto ne alimenta il mistero. Perché un cavaliere in armatura su una porta non importante di una chiesa?

L’INSOLITO CAVALIERE NELLA LUNETTA


ARTICOLO E FOTOGRAFIE
 / Isabella Dalla Vecchia e Sergio Succu

FOTOGRAFIE / Mirko Urso e Gianluca Cinquilli – mirkovic7@virgilio.it

 

__________________________

INFO UTILI

Comune di Piteglio – Sito Ufficiale | via Casanuova, 51020, Piteglio (PT) – tel. 0573.69014

Chiesa di Santa Maria Assunta a Popiglio
Indirizzo: Piazzetta della chiesa 1 – 51020 (Pt)
Telefono: 0573 674023

CATEGORIE

Città di Pistoia
 oggetti / statue misteriose
Personaggi / traditori

POPIGLIO (PT) – CHIESA DI SANA MARIA ASSUNTA
L’INSOLITO CAVALIERE NELLA LUNETTA

I capitoli di questa scheda sono:
La croce e il calice
L’insolito cavaliere della lunetta
Il pulpito e San Giorgio e il drago

L’ex voto in ringraziamento della salvezza dalla peste

Costruita nel 1271 sopra un edificio precedente dedicato a San Giovanni Battista e a Santa Maria, poco rimane della struttura medievale della Pieve di Santa Maria Assunta, fortemente rimaneggiata tra il XVI e il XIX secolo.

La pieve originaria, non era nello stesso luogo, ma si trovava verso valle, in località Cafaggio verso valle, (restano alcuni ruderi incorporati in una casa colonica).

La facciata a capanna è in pietra serena con la presenza di arcate sostenute da colonnine ioniche e tre finestre (una trifora centrale e due bifore laterali).
Sopra il portale di accesso è presente una lunetta scolpita con un bassorilievo raffigurante la Madonna con Bambino in trono e due astanti di artista anonimo che lo realizzò alla fine del XIII secolo, più precisamente nell’anno di fondazione della chiesa (1271).

Fortemente rovinato, i personaggi ai lati non sono riconoscibili, secondo un’interpretazione uno di loro sostiene un turibolo (il vaso dentro il quale viene bruciato l’incenso), oggetto comunque non molto rappresentato nei bassorilievi, ma potrebbe anche avere in mano un altro tipo di oggetto.

L’architrave invece riporta tre scene ormai quasi completamente scomparse e impossibili da decifrare.

La croce e il calice


La trifora è decorata con vegetali e motivi geometrici, dove è possibile intravvedere una croce (posizionata in diagonale) e un calice.

Le bifore, dello stesso autore e secolo, presentano colonnine con capitelli molto lavorati.

Solo la figura del calice ormai richiama in qualche modo quella del Graal, ci affascina ponendo l’attenzione su queste antiche mura, le stesse che forse, hanno sfiorato il passaggio dei cavalieri Templari.

L’insolito cavaliere della lunetta


Il portale laterale presenta una lunetta con scolpito un insolito guerriero in armatura con nella mano destra una spada e in quella sinistra uno scudo. Nell’architrave sottostante si diramano alcuni motivi vegetali.

Non si sa chi sia e perché sia stato rappresentato sopra un’entrata laterale e questo fatto ne alimenta il mistero. Perché un cavaliere in armatura su una porta non importante di una chiesa?

Siamo nella zona del passo dell’Abetone e della Valle dell’Ombrone in cui anticamente era presente la Mansio templare di Prunetta nei pressi delle sorgenti del Reno.

Queste terre venivano percorse dai cavalieri Templari che erano soliti sostare in queste zone a riposare dalla lunga marcia del valico. Chissà, forse questo cavaliere senza nome, scolpito in una lunetta di un’entrata laterale, non visibile nell’immediato, doveva essere un preciso segnale per i cavalieri dell’Ordine che avranno sicuramente percorso questa nostra stessa terra.


Una croce patente poco accennata?

Il pulpito e San Giorgio e il drago


Internamente presenta navata unica, nel primo tratto si conclude con copertura a botte per proseguire poi con volta a crociera fino al presbiterio chiuso con una cupola e un’abside semicircolare.
A sinistra si trova la cappella della Madonna del Latte e a destra è presente una cappella dedicata a San Giuseppe.

L’antico pulpito, posizionato contro la parete sinistra, presenta alcuni bassorilievi romanici molto interessanti perché provenienti dalla primitiva pieve. Sono raffigurati l’Adorazione dei Magi, Cristo nell’orto degli ulivi, L’Ultima cena, San Giorgio e il drago opere di un autore che si sarebbe ispirato a Gruamonte, scultore pisano del XII secolo.


Natività e Ultima cena del pulpito

Le testine dei cherubini invece sono aggiunte rinascimentali.

Bella anche l’Ultima cena del 1570, un dipinto di Sebastiano Vini (Verona 1525/1530 – 1602?).
Questa opera fu commissionata da Piero Nardi, priore della compagnia del Corpus Domini.

L’ex voto in ringraziamento della salvezza dalla peste


L’altare in pietra serena scolpita ed incisa, è datato 1657 ed è dedicato all’Immacolata Concezione commissionato dalle famiglie popigliesi trasferitesi a Roma in seguito ad un episodio “miracoloso”. Mentre Roma, colpita dalla peste, provocò numerose vittime, queste famiglie popigliesi si ritrovarono e pregarono di uscirne illese. Così accadde e come ringraziamento alla Madonna della propria città natale, dedicarono l’altare in ex voto. Si erano tutte salvate e questo per loro doveva essere decisione soprannaturale.

ALTRI LUOGHI MISTERIOSI SIMILI
ANIMALI MITOLOGICI (draghi)
CAVALIERI
GRAAL
MIRACOLISTICA
TEMPLARI

ALTRI SIMBOLI MISTERIOSI SIMILI
CROCE

Fonti/bibliografia
http://www.diocesipistoia.it/chiesa_scheda.asp?id_
parrocchia=130&id=&pag_A=&pag_B=&pag_C=&lingua=ita

http://www.pistoia.turismo.toscana.it/oldsite/arte/popiglioarte/popiglio.htm
http://aptpistoia.megamente.com/percorso_2_storia_IT.cfm
http://www.comune.piteglio.pt.it/index.php?pagina=pagine&id=334